Il Club Alpino Italiano è un’associazione con una storia di oltre 150 anni.
Costituito il 23 ottobre 1863 a Torino, il Club Alpino Italiano è una libera associazione nazionale che, come recita l’articolo 1 del suo.Statuto, “ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”.
L’Associazione è costituita da Soci riuniti liberamente in Sezioni, coordinate in raggruppamenti regionali. La Sezione di Cagliari opera dal 1932.
Sezione di Cagliari
Presidente | Patrizio Floris |
Vice Presidente | Gianfranca Sini |
Segretaria | Stefania Camba |
Tesoriere | Giovanni Cotza |
Consigliere- referente per la segreteria | Pierfrancesco Boy |
Consigliere | Mario Pilloni |
Responsabile Notiziario Gennargentu | Gianluca Dotta |
Collegio dei Revisori dei conti
Presidente | Massimo Sotgiu |
Revisore | Gessica Mameli |
Revisore | Luciano Vargiu |
Collegio dei Probiviri
Probiviro | Giorgio Faret |
Probiviro | Mario Gimelli |
Probiviro | Roberto Nati |
Gruppo Grotte “Cagliari” | Presidente: Alessio Mereu |
Scuola di Alpinismo e Arrampicata | Direttore: Corrado Pibiri |
Gruppo Escursionistico | Presidente: Claudio Simbula |
Commissione Escursionismo | Responsabile: vacante |
Commissione Sentieri | Responsabile: Paolo Puligheddu |
Commissione Alpine Baby Club | Responsabile: vacante |
Commissione Biblioteca | Responsabile: Carmen Locci |
Responsabile Notiziario | Gianluca Dotta |
Commissione Cicloescursionismo | Responsabile: Fabio Pau |
Commissione Seniores | Responsabile: vacante |
Commissione Forre | Responsabile: Francesco Secci |
Commissione TAM | Responsabile: vacante |
I Soci e le Sezioni appartenenti a una stessa regione o provincia autonoma costituiscono il raggruppamento regionale o provinciale del Club Alpino Italiano.
I Gruppi Regionali (GR) operano per il coordinato conseguimento delle finalità istituzionali da parte delle Sezioni nelle loro zone di attività e si rapportano con le regioni e province autonome nei settori nei quali esse hanno potere legislativo, in costante conformità ai programmi di indirizzo adottati dalla Assemblea dei Delegati e alle deliberazioni degli organi del Club Alpino Italiano.
I Gruppi Regionali sono dotati di proprio ordinamento che ne assicura una conforme autonomia organizzativa, funzionale e patrimoniale. L’ordinamento prevede quali organi di ciascun Gruppo Regionale almeno i seguenti:
a) l’assemblea regionale dei delegati (ARD);
b) il comitato direttivo regionale (CDR);
c) il presidente regionale (PR);
d) il collegio regionale dei revisori dei conti;
e) il collegio regionale dei probiviri.
Nei casi in cui, per basso numero di Sezioni o di Soci o per altri motivi, non sono formati tutti gli organi di un Gruppo Regionale, quelli mancanti – esclusi gli organi di cui alle lettere a), b) e c), ma inclusi gli organi tecnici – possono essere sostituiti da organi interregionali per accordo diretto dei Gruppi Regionali interessati finitimi o, in difetto di accordo, con delibera del Comitato Direttivo Centrale – l’uno e l’altra soggetti ad approvazione da parte del Comitato Centrale d’Indirizzo e di Controllo.
L’ Assemblea Regionale dei Delegati è l’organo sovrano del Gruppo Regionale nell’espletamento delle funzioni ad esso attribuite. È composta dai medesimi delegati di diritto ed elettivi in rappresentanza delle Sezioni e dei Soci della regione o provincia autonoma. Il funzionamento della Assemblea Regionale è retto dalle norme adottate per il funzionamento della Assemblea stessa in quanto applicabili. Le deliberazioni di quest’organo sono vincolanti nei confronti dei Soci e delle Sezioni del Gruppo Regionale.
Il Comitato Direttivo Regionale è l’organo di gestione del Gruppo Regionale; rappresenta il Club Alpino Italiano e unitariamente le Sezioni e i Soci del Gruppo Regionale presso gli organi della regione o provincia autonoma ed altri enti operanti su un territorio comune a più Sezioni dello stesso Gruppo Regionale; tutela gli interessi, singoli o collettivi, del Club Alpino Italiano, delle Sezioni e dei Soci dei Gruppi Regionali nei loro confronti; ha il potere di perfezionare accordi con gli organi di quegli enti, per conto delle sezioni rappresentate, ma non può assumere impegni che coinvolgono le Sezioni del Gruppi Regionali se non per programmi annuali o pluriennali adottati dalla Assemblea Regionale dei Delegati, o stipulati su mandato della stessa Assemblea Regionale o delle Sezioni direttamente interessate. Può assumere impegni che coinvolgono il Club Alpino Italiano ove a ciò delegato espressamente con delibera del Comitato Direttivo Centrale, al quale risponde del proprio operato.
Il Presidente Regionale è il legale rappresentante del Gruppo Regionale. I Presidenti Regionali costituiscono la conferenza nazionale dei Presidenti Regionali.
Essa ha funzioni consultive; è convocata – almeno una volta all’anno – e presieduta dal Presidente Generale; ad essa partecipano i componenti del Comitato Direttivo Centrale e del Comitato Centrale d’Indirizzo e di Controllo.
Il collegio regionale dei revisori dei conti e il collegio regionale dei probiviri hanno funzioni analoghe a quelle dei corrispondenti organi nazionali.
Ciascun Gruppo Regionale può costituire organi tecnici consultivi o operativi periferici, allo scopo di favorire o di svolgere per obiettivi o con continuità specifiche finalità istituzionali nel territorio di competenza del Gruppo Regionale.
Sono mantenute, con la denominazione di area regionale o interregionale, le maggiori entità territoriali, per la attribuzione proporzionale dei consiglieri centrali. L’Assemblea dei Delegati può modificare il numero delle aree e dei Gruppi Regionali attribuiti a ciascuna di esse.
Fermo quanto disposto per la elezione dei componenti del Comitato Centrale d’Indirizzo e di Controllo, più Gruppi Regionali operanti nella stessa area interregionale possono indire sedute congiunte delle rispettive Assemblee Regionali dei Delegati; possono deliberare l’adozione o il mantenimento di forme di coordinamento e di collaborazione comuni, per accordo diretto e in conformità ai propri ordinamenti o a specifici regolamenti.
Coordinamenti locali di Sezioni
I coordinamenti locali di Sezioni hanno poteri di rappresentanza nei confronti degli enti locali ed altri, nella misura delegata dalle stesse Sezioni e a condizione che i coordinamenti comprendano tutte le Sezioni aventi zona di attività inclusa nella area nella quale quegli enti hanno competenza amministrativa, oppure che gli organi competenti del proprio raggruppamento regionale abbiano rilasciato una delega specifica.
Breve storia della vecchia Delegazione Sarda.
Era quindi predieduta da Angelo Berio e in questo modo si operò fino al 1991; poi, approvato il suo Regolamento dagli organi competenti, fu eletto Presidente Tore Dedola che rimase fino al 1994, quando la presidenza passò all’allora Presidente della Sezione di Cagliari, Roberto Cortis.
Dal 1994 si sono tenute regolari riunioni, fra cui una a Nuoro, sede della Sottosezione.
La presidenza Cortis venne rinnovata nel 1997 e terminò nel 2000, quando ormai le Sezioni in Sardegna erano due, essendo nel 1997 divenuta Sezione la Sottosezione di Nuoro, costituita nel 1994.
Ha tenuto i contatti con Sindaci e Comunità Montane interessati all’opera di segnatura dei sentieri intrapresa dalla Sezione di Cagliari col primo lavoro per l’Azienda Foreste Demaniali della Regione Sarda nel 1991 e continuata con quelli affidati in seguito dalla XXIII Comunità Montana, dall’Istituto di Incremento Ippico sulla Giara e dal GAL del Sarcidano.
Va detto che il Gruppo di Lavoro “Terre Alte” curava anche la formazione degli “Operatori Naturalistici” a livello regionale.
Dopo lunghe vicende, nel 2003 la questione veniva finalmente risolta e la Delegazione poteva tornare ad operare normalmente; con l’approvazione del nuovo Statuto del CAI nel 2003 e del Regolamento Generale del 2004, la Delegazione Sarda assume un nuovo ruolo all’interno del sodalizio e diviene Gruppo Regionale Sardegna.
E’ stato approvato, fra i primi in tutta Italia, il nuovo Statuto del GRS e sono state presentate e approvate le “Linee programmatiche” per gli anni dal 2007 al 2010.
Commissione Regionale per l’Alpinismo Giovanile
Commissione Regionale Tutela Ambiente Montano