19 24-10 P.ta Conca de sa Rutta

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domenica 24 ottobre 19^ ESCURSIONE  SOCIALE
Punta Conca de Sa Rutta

 

Cartografia

25.000 IGMI F.546 Sezione II

Comuni interessati

Gonnosfanadiga
Lunghezza

8 km circa

Dislivello in salita

650 m circa

Dislivello in discesa

650 m circa

Tempo di percorrenza

5 ore circa 

Difficoltà E

Tipo di terreno

sentiero, sterrata, roccette

 

Escursione di un certo impegnativa, itinerario di buon respiro e fascino, con ampi tratti panoramici, la cui bellezza ripaga della fatica e dell’impegno.

         

Descrizione generale

 

Il Gruppo dei monti del Linas costituisce la parte più elevata del sistema montuoso che copre nella Sardegna Meridionale la zona compresa tra la Valle del Cixerri a Sud, il Campidano a Est e Nord ed il mare ad Ovest. Questo sistema montuoso comprende a S la dorsale del Marganai che ha nella punta di S. Michele (906 m) la vetta più elevata mentre a N si protende con l’altra lunga dorsale dai Monti di Guspini al Monte Arcuentu (785 m) e a Capo Frasca. Il Gruppo Centrale e’ invece ben più elevato e comprende i Monti di Villacidro (Monte S. Miali 1062 m), quelli di Fluminimaggiore (Monte Lisone 1082 m) e quelli propriamente detti del Linas che comprendono Sa Perda de Sa Mesa (1236 m), Punta Camedda (1214 m) e Punta Sas Cabixettas (1202 m).

       

Nel Gruppo Centrale dei monti del Linas affiora quasi dappertutto compatto il basamento granitico che si porta anche oltre la quota di 1000 m, mentre al di sopra si estendono i resti del mantello paleozoico di scisti cristallini. Le due formazioni portano a paesaggi decisamente contrapposti; i graniti sono spesso nudi, con pareti e guglie di tipo Alpino occidentale e sono solcati da profondi canaloni sul cui fondo cresce, dove non e’ stata distrutta, una rigogliosa foresta di leccio. Gli scisti presentano invece linee morbide, con vaste estensioni di pascoli scoperti, ricchi di endemismi vegetali e caratteristici per la stupenda fioritura di maggio/luglio. Dal punto di vista naturalistico i Monti del Linas sono ancora interessanti per la fauna e la flora, anche se sono ormai scomparsi, da tempo, il cervo, il muflone e l’avvoltoio degli agnelli.

    Come si arriva  

Il primo ritrovo è previsto per le ore 8:00 a Sestu – Parcheggio Mediaworld lato ex Carlo Felice. Il secondo all’ingresso di Gonnosfanadiga per le ore 9:00.

Dal Parcheggio Mediaworld ci immettiamo sulla SS.131, che percorriamo con direzione Oristano fino all’altezza di Sanluri. Lasciamo la SS.131 seguendo le indicazioni per S. Gavino, percorriamo la SS.197 fino a Gonnosfanadiga; (per coloro che arrivano da Sassari e Nuoro, si consiglia di prendere la deviazione all’altezza di Sardara per S. Gavino/Guspini). Attraversiamo il paese seguendo le indicazioni per il parco Comunale di Perd’e Pibera. Nei parcheggi di Perd’e Pibera lasciamo le macchine. Da qui ha inizio il percorso a piedi. Distanza totale da Cagliari circa 75 km.

         

Itinerario a piedi

 

Il nostro itinerario a piedi ha inizio dal luogo in cui lasciamo le auto a circa 6.5 km dall’abitato di Gonnosfanadiga. Lasciato il parcheggio si procede in direzione S, lungo i caseggiati rimessi a nuovo che appartenevano alla vecchia miniera. Percorriamo quindi una carrareccia fino ad imboccare una sterrata e poco dopo si svolta verso W in leggera risalita percorrendo un bel sentiero. Proseguiamo con una serie di tornanti fino a q. 700 ca. Lasciamo una deviazione verso S e proseguiamo dritti in una bella carrareccia fino a raggiungere una piccola pineta. Proseguiamo verso W e raggiungiamo una bella radura (S’ARGIOLA DE CAMEDDA) q. 880 ca.; a questo punto puntiamo in risalita verso S in rapida risalita ma abbastanza percorribile fino a q 1100; siamo arrivati a Punta Conca Sa Rutta. Qui possiamo godere di un panorama mozzafiato, che spazia quasi a 360°. Da qui iniziamo la fase di discesa verso S fino a raggiungere una sterrata, quindi la percorriamo verso ENE e raggiungiamo dopo circa 2.5 km Genna Farracceus (q. 700 ca). Qui probabilmente, facciamo la sosta pranzo. A circa 2 Km ritroviamo le auto.

Durante il percorso incontriamo il lentisco, spesso ricoperto da folte trame di smilacee (Smilax aspera), con le caratteristiche bacche rosse raccolte in grappoli, il cisto, la fillirea, il mirto, il corbezzolo, l’erica. Laddove affiorano le acque provenienti da sorgenti sotterranee, è possibile imbattersi in folti cespugli di rovo (Rubus ulmifolius) e avvertire il penetrante e delicato profumo dell’aglio selvatico (Allium triquetrum).

Tempo totale 6 h circa.

    Raccomandazioni  

Si tratta di un percorso che richiede un certo impegno fisico, soprattutto per il notevole dislivello e per la tipologia del terreno. Si richiede una buona preparazione fisica e l’utilizzo di un appropriato equipaggiamento. Gli scarponi, in particolare, devono avere il fondo ben scolpito ed essere ampiamente collaudati.

   

Comportamento da tenere durante le escursioni

 

Ogni componente del gruppo durante l’ escursione starà sempre dietro il Direttore di Escursione e ne dovrà seguire scrupolosamente le indicazioni.

Chi va avanti al Direttore di Escursione sappia che sta rinunciando al nostro accompagnamento e alla assicurazione del CAI.

Chi dovesse fermarsi per necessità fisiologiche lasci il sacco lungo il sentiero e chi chiude la fila saprà che deve attenderlo.

Non si fuma durante l’escursione.

Non si lasciano rifiuti di alcun tipo; i rifiuti si riportano a casa.

Ogni infrazione può essere motivo per l’ esclusione dalla partecipazione.

   

Dichiarazione di esonero di responsabilità

 

Il Club Alpino Italiano promuove la cultura della sicurezza in montagna in tutti i suoi aspetti. Pur tuttavia la frequentazione della montagna comporta dei rischi comunque ineliminabili e pertanto con la richiesta di partecipazione all’escursione il partecipante esplicitamente attesta e dichiara:

– di non aver alcun impedimento fisico e psichico alla pratica dell’escursionismo, di essere idoneo dal punto di vista medico e di avere una preparazione fisica adeguata alla difficoltà dell’escursione;

– di aver preso visione e di accettare incondizionatamente il Regolamento Escursioni predisposto dal CAI-Sezione di Cagliari;

– di ben conoscere le caratteristiche e le difficoltà dell’escursione;

– di assumersi in proprio in maniera consapevole ogni rischio conseguente o connesso alla partecipazione all’escursione e pertanto di esonerare fin da ora il CAI Sezione di Cagliari e i Direttori di Escursione da qualunque responsabilità.

   

Direttori di Escursione

 

Maria Meloni (AE), Silvana Usai (AE), Aldo Marras (AE), Giorgio Argiolas, Claudio Simbula, Pietro Mascia, (ASE) Emilia Sechi (ASE), Roberto Lai (AE).

Hanno inoltre collaborato: Cesare Serra, Benito Massenti, Graziella Campagnola, Barbara Pisu, Paola Serra, Pierpaolo Atzori, Fabrizio Atzori, Petra Grom, Riccardo Pisola, Gigi Moi e Carmela Erriu.