Monti di Tonara

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Club Alpino Italiano – Sezione di Cagliari
Programma Annuale Escursioni
2016
domenica 23 ottobre

22a ESCURSIONE

Monti di Tonara

Tragitto
in pullman
Partenza
ore 6,00, ritrovo Park Media World 10 minuti prima !
Riferimento cartografico
IGMI scala 1:252000 Foglio 516 Sez. II
Comuni interessati
TONARA
Lunghezza
13,5 km circa
Dislivello in salita
495 m
Dislivello in discesa
495 m
Tempo di percorrenza
7 ore circa, escluse soste e pranzo
Difficoltà
E
Tipo di terreno
sentiero, sterrata, mulattiera, carrareccia
Interesse
paesaggistico e naturalistico
Segnaletica
assente
Attrezzatura
vestiario adatto alla stagione e alla zona; scarponi, pila frontale , mantella antipioggia.
Pranzo
al sacco, a cura dei partecipanti
Acqua
scorta adeguata alla stagione
Rientro previsto
a Cagliari, ore 21 circa
Contributo organizzativo
Soci GESCAI € 15,00 Soci CAI € 18,00 Non soci € 25,00
Direttori di escursione
Canargiu R. – Moi L. – Tatti A. (ASE)
 
Generalità
 
L’escursione per quanto impegnativa per il susseguirsi di salite e discese è commisurata alle ricorrenti escursioni classificate “E”, è di notevole interesse naturalistico per l’integrità del patrimonio sia faunistico che floristico. L’area che percorreremo si presenterà nella sua interezza già da Tonara che risulterà incastonata fra la vegetazione della montagna. L’escursione è da considerarsi un viaggio nella natura incontaminata del Gennargentu, attraverso itinerari suggestivi dal punto naturalistico e paesaggistico. Grazie all’escursione altimetrica, di circa 600 m, è possibile durante tutto l’anno osservare fioriture e scenari continuamente mutevoli e variopinti per il mutare della veste delle piante. Meritevole di una attenta visita anche il paese con i suoi antichi rioni e la testimonianza di antiche architetture che noi non vedremo per la limitatezza del tempo.
Tonara
Con la sua altitudine fra gli 860 e i 1000 metri, Tonara è uno dei centri più elevati in Sardegna. Il paese, composto dai quattro rioni di Toneri, Teliseri, Arasulè e Su Pranu, appare al visitatore come un borgo di montagna, circondato dal verde. All’interno degli antichi rioni storici, tra le viuzze strette ed i portici, si trovano ancora le originarie caratteristiche case a due o tre piani, con un vano per piano e con i balconi in legno che interessano la facciata o spesso collegano le case poste sui lati opposti delle vie. La ridente posizione dell’abitato, l’aria salubre, l’ottima acqua, i boschi e le sorgenti, come peraltro l’innata ospitalità dei suoi abitanti, possono costituire le premesse per il definitivo sviluppo turistico del paese, che è già conosciuto come capitale del torrone e dei campanacci.
La storia di Tonara può essere raccontata come un continuo migrare delle antiche popolazioni dalla valle verso la montagna ritenuta una volta più sicura ed ospitale.
Infatti i vari insediamenti vennero progressivamente abbandonati e gli antichi tonaresi si spostarono dapprima da Idda Intr’Errios fino a Trocheri e Gonnalè e poi ad Ilalà (toponimo che significherebbe “a metà della salita”) ed infine a Teliseri uno dei rioni storici di Tonara. Il villaggio di Idda intr’Errios, nome suggestivo che significa villaggio tra i due fiumi, si trova a valle dell’attuale abitato di Tonara alla confluenza tra i torrenti di Pitzirimasa e di Bauerì.
Nell’area, intorno all’anno ‘900 furono ritrovate stoviglie e monete romane. L’insediamento, distante dall’abitato non più di 3 Km, è raggiungibile attraverso un vecchio sentiero. Ma all’area archeologica si può accedere anche dalla Stazione ferroviaria di Montecorte, distante da quel punto non più di 2.5 Km. Poco distanti da Idda intr’Errios, nelle località Gonnalè e Trocheri, furono rinvenute tracce, ancora parzialmente visibili, di antichissimi villaggi. Più di 5000 anni fa, nella montagna e nelle valli su cui sorgevano i rioni dell’attuale Tonara hanno vissuto e sepolto i loro morti comunità preistoriche della cultura di San Michele di Ozieri. In una grotticella funeraria, nella località Pitzu ‘e Toni, furono rinvenute alcune ceramiche ed altri reperti del neolitico anche testimonianze di un più tardo uso, nel bronzo antico, da parte di comunità della cultura di Bonnannaro che ha caratterizzato la preistoria sarda per circa 8 secoli, dal 3300 al 2480 a.C.
Monti di Tonara
Nella montagna sovrastante Tonara la vegetazione è composta prevalentemente da boschi di lecci, sugheri, roverelle, castagni e aree di macchia mediterranea e nocciolo ai margini del bosco in condizioni microclimatiche favorevoli si riscontrano anche le latifoglie nobili: noce e ciliegi. Geologicamente costituita da rocce porfiriche e substrati scistosi, con un manto roccioso di scisti e argilloscisti del Paleozoico, presenta una morfologia prevalentemente collinare e montana. Fra le cime più importanti la Conca Giuanni Fais, che raggiunge i 1495 m, Punta Mungianeddu (1467 m), Bruncu Perdu Abes (1471 m). La foresta, meta di turisti, è attraversata dalla linea ferroviaria del Trenino verde Mandas-Arbatax: il tratto che percorre il punto settentrionale segue una curva panoramica che offre numerosi scorci paesaggistici, dalle vallate scoscese interne al perimetro forestale fino ai cromatismi delle conifere alternate a roverella e macchia, di particolare fascino nella stagione autunnale. L’area forestale è dotata di aree munite di panche e tavoli. Varie sono le località ideali per percorsi a piedi indicati da appositi cartelli. Durante le passeggiate è possibile ammirare nel cielo il volo di aquile reali,di aquile del Bonelli e del falco pellegrino. La fauna della Foresta Demaniale contigue estensioni forestali o boscose di Tonara è quella tipica delle foreste sarde e in genere del Gennargentu: cinghiali, volpi, gatti selvatici, martore, ghiri, picchi e ghiandaie,cervi, numerosi rapaci notturni, poiane, astori, sparvieri e colombacci; corvi nelle cime più alte e rocciose; il rarissimo merlo acquaiolo nei torrenti più integri, ed infine piccioni torraioli, colombelle e pernici un po’ dovunque. Nel paese sono numerosi gli abitanti che praticano diversi sport fra cui trekking, mountain bike, trail, arti marziali ed altre discipline. In particolare per quanto riguarda il trekking, la pro-loco e il Comune organizzano ogni anno due notevoli escursioni aperte a tutti, una in autunno “Colores de Montes” ed una in Primavera “Camminos de montes” e la foresta è attraversata da vari corsi d’acqua, tutti a carattere torrentizio.
Ci pare doveroso rivolgere un sincero e caloroso ringraziamento agli ingegneri. Pier Luigi La Croce e Francesco Sau, Tonaresi, grandi sportivi e profondi conoscitori del territorio per la preziosa collaborazione svolta sia sul territorio che nella fornitura di dati precisi e minuziosi.
Un lavoro veramente esaustivo per le nostre necessità sulla progettazione della nostra escursione.
Come si arriva
Partendo dal parcheggio Media World, SS 131, dopo la rotonda di Sestu imbocchiamo la E25 (131) che percorriamo per 76 Km fino allo svincolo di Marrubiu-Terralba, prendiamo la SP in direzione Siamanna, quindi ad Allai imbocchiamo la SP 33 in direzione Samugheo di cui percorreremo la circonvallazione per poi svoltare a sinistra in direzione Meana-Atzara e quindi al bivio ci indirizziamo verso SS 128 Sorgono che attraverseremo proseguendo sempre sulla SS 128 per arrivare alla periferia di Tonara dove, seconda strada a sinistra, troveremo un cartello indicante Camping verso il quale ci dirigeremo ignorando altre indicazioni.
Descrizione del percorso
Con l’itinerario progettato raggiungeremo le montagne più alte di Tonara. Bruncu Perdu Abes m 1471, Bruncu Perdu Frau m 1480, Punta Giuanni Fais m1499 ed infine la più alta di tutte, Monte Muggianeddu m 1499 percorrendo quindi oltre 4 Km delle creste sommitali in direzione sud est – nord ovest. Abbiamo scelto di far partire l’itinerario dalla periferia del paese e percorrere un breve tratto di strada asfaltata perché l’alternativa ci avrebbe portato ad attraversare l’intero abitato per la mancata manovrabilità dell’autobus; partire da un’altimetria alquanto più bassa per raggiungere con un’interrotto tratto in forte salita, senza pregevoli attrattive, la stessa altitudine a cui arriveremo con l’autobus. Il percorso che faremo sarà ad anello dove partenza e arrivo sono nella stessa località.
Partendo dal Camping ci dirigiamo lungo la strada asfaltata dove all’altezza del bivio per Sa Funtana ‘e S’Abe svoltiamo sulla destra per salire verso la località Notudule. Poco dopo incontriamo un’altro bivio che lasciamo sulla destra per finire, cento metri più avanti di fronte ad un bivio che imbocchiamo a destra lasciando la strada asfaltata; troviamo, quindi, dopo circa 150 m la bella fonte di Sa Madonnina e proseguendo dritti per circa 1500 m passiamo di fronte alla fonte di Preduzzu, il nostro cammino prosegue decisamente sempre in direzione Nord e dopo aver lasciato sulla sinistra Punta Muscurida ignoriamo le successive deviazioni sia sulla destra che sulla sinistra fino a qualche metro prima dal cancello per Bruncu Perdu Abes, ci arrampichiamo a sinistra per il pendio della montagna cercando le tracce di un vecchio sentiero (andala) tra le rocce e la bassa vegetazione. Puntiamo verso la cima di Bruncu Perdu Frau, 1480 m che raggiungiamo camminando lungo il muro a secco che corre lungo la cresta.
Da qui il paesaggio è quello tipico delle creste del Gennargentu con le rocce argentate di scisto coperte di licheni e la gariga o gli arbusti nani, ginepro, prugnolo, biancospino e le essenze tipiche come il timo e l’elicriso. Procedendo verso nord nella sella a circa 350 metri incontriamo sopra un grosso masso un curioso pinnacolo di scisto. Dopo 200 m raggiungiamo Punta Giuanni Fais 1499 m, la cima più alta che si affaccia sul valico di Tascusi e consente una ampia visuale di tutta la catena del Gennargentu e delle ampie vallate sottostanti. Continuando lungo il muro raggiungiamo dopo quasi 1 Km la sella di Ghenna Frores. Da questo valico si sale direttamente verso punta Muggianeddu, attraversato un tratto di falsopiano, ci attende una forte salita di circa 700m per arrivare alla cima dove ha sede la torretta di avvistamento del servizio Forestale della Sardegna e funziona un ponte radio che consente, in assenza di ostacoli, di collegarsi con gran parte delle stazioni antincendio della Sardegna. Da questa cima in buone condizioni atmosferiche si possono vedere il Golfo di Oristano, il Golfo di Cagliari, Punta Lamarmora, Bruncu Spina, Punta Paulinu, il lago di Gusana e quello di Torrei, i rilievi dell’Ogliastra, l’altipiano di Buddusò, il Nuorese e la Barbagia di Ollolai, la Giara di Gesturi, il Monte Arci, il Marganai ed i rilievi di Villacidro, il Marghine Planargia, il Supramonte, il Goceano. In questa balconata sosteremo per il pranzo al sacco.
Dal versante opposto a quello di arrivo scenderemo dal Monte Muggianeddu avendo come riferimento il muro di recinzione, dove troveremo qualche segnale tipo CAI, alla fine del muro poi punteremo su una vecchia fascia parafuoco, il tutto per circa un chilometro fino a Su Muru ‘e su Linzolu. Al temine della fascia si giunge su una strada forestale e poi su una facile sterrata nel bosco fino a raggiungere una serie di fontane tutte affiancate da pareti decorate con i versi di sonetti di un poeta locale, famosa Sa Funtana ‘e S’Abe; avremo modo di passare accanto ad un gigantesco castagno secolare. Non ci resta che percorrere un breve tratto e giungeremo in prossimità del punto di partenza concludendo la nostra escursione dopo circa 13 km che mi auguro piacevoli anche se a tratti faticosi.
Informazioni utili
 
– SALVO AVVISO CONTRARIO pubblicato nel sito www.caicagliari.it le prenotazioni alle escursioni vanno effettuate rivolgendosi ai responsabili delle prenotazioni ivi indicati. Nella stessa pagina si viene indirizzati al sito del GEsCAI dove, nella pagina “La Scheda” vi sono le più ampie indicazioni e nella pagina “La descrizione” potete leggere queste righe.
– SALVO AVVISO CONTRARIO pubblicato nell’apposita pagina del sito GEsCAI, le prenotazioni alle escursioni vanno effettuate rivolgendosi al responsabile indicato nella pagina “La scheda”.
– Le prenotazioni vengono effettuate in ordine di tempo finché ci sono posti disponibili ed è possibile dare disdetta entro le ore 12.00 del venerdì precedente.
– I Soci evitino di presentarsi alla partenza senza aver prenotato entro i termini previsti.
– I Soci non scordino la tessera sociale, sopratutto se approvati di recente.
– Non si attendono i ritardatari, al massimo cinque minuti dopo l’ora fissata, si parte.
Le escursioni sono tutte “Sociali” ma quelle classificate EE sono in linea di massima riservate ai Soci del Gruppo GEsCAI o del CAI, di cui si conoscono le capacità.
Il Direttore di Escursione può ammettere NON Soci di cui conosce le capacità a questa tipologia di escursioni e se ne assume la responsabilità.
 
Avvertenze e consigli
Il terreno rende indispensabile l’utilizzo delle scarpe da trekking. Chi ne fosse sprovvisto, per motivi di sicurezza non potrà partecipare all’escursione.
In caso di meteo avverso, i partecipanti verranno avvisati il venerdì precedente l’escursione.
Chi assume medicine ricordi di portarle con sé assieme alla posologia prevista.
L’alimentazione deve essere adeguata alle esigenze fisiche e climatiche. E’ sempre raccomandata una buona colazione e, durante l’escursione, piccole integrazioni (pane, fette biscottate, frutta, barrette energetiche).
Si eviti di appesantire lo stomaco con cibi di lenta digestione e soprattutto di assumere bevande alcoliche. Sarà utile disporre di almeno 1 lt. d’acqua.
Considerato il limitato numero di ore di luce dovute al periodo, si raccomanda la massima puntualità alla partenza, di non attardarsi più dello stretto indispensabile durante la sosta intermedia e di munirsi di torcia e batterie di ricambio.
Si raccomanda un abbigliamento caldo e protettivo considerato che in questi luoghi la temperatura è notevolmente inferiore non solo alle medie del Cagliaritano ma della stessa Tonara.
Norme di comportamento da tenersi durante le escursioni:
Ogni componente del gruppo durante l’ escursione starà sempre dietro il Direttore di Escursione e ne dovrà seguire scrupolosamente le indicazioni; il non attenersi vale come rinuncia implicita al nostro accompagnamento e alla assicurazione del CAI. Chi dovesse fermarsi per necessità fisiologiche lasci il sacco lungo il sentiero e chi chiude la fila saprà che deve attenderlo. Non è gradito che si fumi durante l’escursione. Non si lasciano rifiuti di alcun tipo; i rifiuti si riportano a casa. Ogni infrazione può essere motivo per l’esclusione da successive partecipazioni.
Dichiarazione di esonero di responsabilità
Il Club Alpino Italiano promuove la cultura della sicurezza in montagna in tutti i suoi aspetti.
Pur tuttavia, la frequentazione della montagna comporta dei rischi comunque ineliminabili e pertanto con la richiesta di partecipazione all’escursione il partecipante esplicitamente attesta e dichiara:
  • – di non aver alcun impedimento fisico e psichico alla pratica dell’escursionismo, di essere idoneo
dal punto di vista medico e di avere una preparazione fisica adeguata alla difficoltà dell’escur-
sione;
  • – di aver preso visione e di accettare incondizionatamente il Regolamento Escursioni predisposto dal CAI – Sezione di Cagliari;
  • – di ben conoscere le caratteristiche e le difficoltà dell’escursione;
  • – di assumersi in proprio in maniera consapevole ogni rischio conseguente o connesso alla partepartecipazione all’escursione e pertanto di esonerare fin da ora il CAI Sezione di Cagliari e i Direttori di Escursione da qualunque responsabilità.
 
 
Direttori di Escursione
Raimondo Canargiu, Luigi Moi, Antonello Tatti (ASE).
La prossima Escursione è in data 16 novembre
 
Pixinamanna (E)
Prenotarsi in tempo!