Sos Udolos

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Club Alpino Italiano – Sezione di Cagliari

Programma Annuale Escursioni 2016

 

 

Domenica 22 maggio                              ESCURSIONE SOCIALE G.Es.CAI

 

 

 

Da Sa Suludra Longa a Sos Udulos a M. Oddeu

 

 

 

Splendido itinerario, alla scoperta di antichi e nascosti passaggi sulle selvagge e ripide pareti del M. Oddeu

 

Descrizione generale

 

La porzione di Supramonte che andiamo a visitare, è caratterizzato da un aspro altopiano calcareo mesozoico (costituito prevalentemente da calcari e dolomie) che si erge al di sopra di un “basamento cristallino-metamorfico paleozoico” a causa di poderosi movimenti orogenetici. Questo vasto altopiano, è stato profondamente inciso dalle acque provenienti dai rilievi scistosi del Gennargentu, creando spettacolari canyon e bacus in superficie, mentre la morfogenesi ipogea costituisce alcuni tra i più importanti sistemi carsici italiani. L’incessante fenomeno erosivo, ha determinato nei millenni una delle forme più appariscenti e spettacolari di questa parte del Supramonte: la gola di Gorropu, profonda incisione prodotta dal Riu Flumineddu, costituita da pareti altissime (sino a 450 metri) e da un susseguirsi di megaliti e salti che ne rendono difficoltosa la progressione.

Il Riu Flumineddu nasce nei territori di Orgosolo e Urzulei; nel suo tratto iniziale è costituito da un tranquillo torrente, percorribile senza alcune difficoltà, ma quando prende a scorrere nelle selvagge montagne calcaree del Supramonte, cambia pian pian aspetto, rendendo inaccessibile la gola.

Il territorio conserva ancora degli esemplari di leccio (Quercus ilex) della foresta primigenia ed alcuni eccezionali esemplari di corbezzolo (Arbutus unedo) a portamento arboreo; sarà possibile ammirare le splendide peonie (Peonia mascula) e, nel greto del fiume, dei fitti boschetti di oleandro (Nerium oleander). Non sarà, invece, possibile avvistare l’aquilegia (Aquilegia nuragica), pianta endemica che vive soltanto negli anfratti più inaccessibili della gola. Tra i rapaci che volano nei cieli del Supramonte ricordiamo l’aquila reale (Aquila chrisaetos), il gheppio (Falco tinnunculus), la poiana (Buteo buteo), lo sparviero (Accipiter nisus), l’astore (Accipiter gentilis), il falco pellegrino (Falco peregrinus). Ma il vero emblema del Supramonte è un mammifero: il muflone (Ovis musimon), specie che, da una situazione di quasi estinzione, è passata ad uno stato di marcata espansione.

L’itinerario della nostra escursione permette di raggiungere la cima del Monte Oddeu in maniera diretta e veloce, sfruttando in ripida ascesa gli antichi passaggi de Sos Udulos, una tra le più belle Iscalas del territorio.

 

Come si arriva

Il punto di ritrovo dei partecipanti è previsto per le ore 9.00 presso il ponte S’Abba Arva, sul Rio Flumineddu, a 13 km dall’abitato di Dorgali.

Compattato il gruppo, ci si dirigerà verso il cantiere dell’ Ente Foreste, al di fuori del quale, presso uno slargo, parcheggeremo le auto.

 

Itinerario a piedi

Oltrepassato il cancello del parco forestale (q. 265 m) si prosegue lungo la carrabile forestale e, prima di giungere alla casermetta del guardiano, dopo circa 650 m, si devia verso destra, lungo una carrareccia che si snoda a tornanti in ripida salita.

Dopo circa 800 m (q. 560 m circa) si giunge presso uno slargo erboso ed ombreggiato dove la carrareccia termina.

Da tale slargo, si imbocca un sentiero gradonato che si inoltra in ripida salita all’interno di un fitto bosco di lecci.

Sono ancora visibili i lavori effettuati dagli operai dell’Ente Foreste per rendere tale sentiero il più agevole possibile.

Dopo circa 15’ di percorrenza dello stradello, si intercettano dei ruderi di una veccia dispensa dei carbonai e, subito dopo, un terrazzo panoramico, situato sopra un imponente sperone roccioso, chiamato Su Claru, dal quale si può godere di un’ ampia vista sulla vallata di Oddoene.

Ora si prosegue verso destra, su una traccia di sentiero che decorre al fianco di una bianca parete calcarea. Di lì a poco, si esce dal bosco di lecci per andare ad intercettare una lunga e ripida pietraia, denominata Sa Suludra Longa, in prossimità di alcuni esemplari di frassino orniello. La percorriamo in salita, prediligendo la parte destra in quanto disseminata di blocchi calcarei più stabili.

Alla nostra destra, possiamo ammirare le alte e selvagge pareti del M. Oddeu, entro cui risulta inassata Sa Suludra Longa; dietro di noi, un’ampia veduta sulla splendida vallata di Oddoene e sulle caratteristiche cime che sovrastano il paese di Cala Gonone: M. Bardia e M. Tului.

Si percorre totalmente la pietraia e, dopo circa 30’, giunti nella conca terminale, si imbocca, sulla destra, uno stretto varco che conduce ad una boscosa e ripida cengia.

Si procede in salita, su terreno a tratti instabile e, dopo pochi minuti, si intercetta l’attacco della Iscala che riconosciamo dalla presenza di un cavo d’acciaio e dal sapiente posizionamento di alcuni tronchi di ginepro, chiamati appunto sos udulos, da cui prende il nome la Iscala.

Qui, indossata l’attrezzatura personale: casco, imbracatura e longe, si procederà con molta cautela lungo le impervie ed esposte pareti de Sos Udulos, avendo cura di non fa rotolare le numerose pietre instabili di cui è disseminato il percorso.

Dopo una successione di passaggi verticali su roccia, talvolta assai esposti, si giunge su una verdeggiante conca (q. 1020 m), situata poco lontano dalla cima del M. Oddeu.

Il paesaggio è estremamente aspro e selvaggio e non è improbabile imbattersi in qualche piccolo branco di mufloni, in corsa alla ricerca di cibo e acqua.

La visuale è ampia e, mentre affacciandosi a Est sarà possibile osservare la verticalità delle maestose pareti che strapiombano sulla valle dell’Oddoene, ad Ovest potremo volgere lo sguardo verso un pendio più dolce che si affaccia sul grande pianoro di Campu e Donanicoro.

Nei pressi della cima, attorniati da candidi campi solcati, faremo la sosta pranzo.

Successivamente, ci dirigeremo in ripida e costante discesa in prossimità delle imponenti falesie che strapiombano sulla valle dell’Oddoene, procedendo attraverso una lunga serie di blocchi, placche e lame di durissimo calcare e superando una serie di vallette.

Giunti al crinale di Costa Mesattas, la discesa diventerà ancora più ripida e ci condurrà dopo circa 500 m di dislivello in discesa presso la dorsale di Cuccuru Ladu (540 m), da cui ha inizio s’Iscala ‘e Cucuttos.

Percorsa la Iscala, si giunge sul sentiero che procede lungo la Valle di Surtana da cui, brevemente, sarà possibile giungere alla nota Iscala ‘e Surtana (q. 290 m) che con vari tornanti, in ripida discesa condurrà a poca distanza dal Ponte ‘e S’Abba Arva presso il quale abbiamo parcheggiato le auto.

Organizzazione logistica

Vi sono due opzioni:

  • per chi volesse programmare la partenza il giorno dell’escursione, l’appuntamento è previsto per le ore 9.00 presso il ponte S’Abba Arva, sul Rio Flumineddu, a 13 km dall’abitato di Dorgali.
  • per coloro che volessero programmare la partenza il giorno prima dell’escursione, ci si potrà organizzare autonomamente (Hotel, agriturismo, B & B) oppure contattando gli Accompagnatori.

Raccomandazioni

Si tratta di un percorso impegnativo e tecnico che richiede capacità nel superare passaggi verticali su roccia molto esposti. Per tali ragioni, l’escursione è riservata ad un gruppo limitato di partecipanti esperti in tale tipo di progressione e dotati dell’apposita attrezzatura personale: casco, imbracatura e longe.

Per maggiori delucidazioni e per le prenotazioni gli Accompagnatori saranno contattabili al n. 338 37 97 866.

 

Consigli alimentari

 

L’alimentazione dovrà essere adeguata alle nostre esigenze fisiche e a quelle climatiche.

Eviteremo di appesantire lo stomaco assumendo dei cibi che determinerebbero una lenta digestione e ridurrebbero l’efficienza fisica.

Da evitare l’assunzione di bevande alcoliche.

Indispensabile una buona scorta d’acqua e/o integratori energetico-salini.

 

Tragitto In auto proprie

 

Ritrovo            Domenica 22 maggio presso il ponte S’Abba Arva, sul Rio Flumineddu, a 13 km dall’abitato di Dorgali, , ore 9.00
Riferimento cartografico IGMi scala 1:25000 F.517 Sez. I e IV
Comuni interessati                  DORGALI
Lunghezza Totale 7 km circa

 

Dislivello in salita 800 m circa

 

Dislivello in discesa 800 m circa

 

Tempo di percorrenza 7/8 ore circa, pausa pranzo esclusa

 

Difficoltà EEA

 

Tipo di terreno            Sentiero, pietraia, passaggi verticali su roccia. Sono presenti punti esposti da proteggere
Interesse Paesaggistico, naturalistico

 

Segnaletica In parte

 

Attrezzatura Attrezzatura personale: casco, imbracatura e longe.
Pranzo Al sacco

 

Acqua Scorta adeguata alla stagione (2 litri circa)

 

Rientro previsto a Cagliari Domenica ore 21,00 circa

 

Quote di partecipazione 3 euro

 

Prenotazioni   Al 338. 37. 97 866

(Escursione riservata ai soci)

 

 

Direttori di Escursione:

 

Aldo Marras (AE), Silvana Usai (AE).