13 06-06 S’Orruargiu

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domenica  6 giugno 13a  ESCURSIONE  SOCIALE
    Da Bacu Urutzo a S’Arcada ‘e S’Orruargiu, a su Marinau, a su Contu    

              

Cartografia IGM scala 1:25000 F.517 Sezione I
Comuni interessati
Baunei
Lunghezza 12 Km circa
Dislivello in salita 750 m
Dislivello in discesa 750 m
Tempo di percorrenza 9 ore, escluso la pausa pranzo
Difficoltà EE (escursione molto impegnativa e faticosa)
Acqua   –
Segnaletica nessuna
Tipo di terreno sentiero, sterrata; pietraia; qualche tratto esposto
Interesse paesaggistico

    Descrizione generale Escursione molto impegnativa e faticosa. Itinerario di grande respiro e fascino escursionistico, in un ambiente aspro e selvaggio di incomparabile bellezza.     Descrizione generale Il Supramonte di Baunei costituisce insieme al Supramonte di Orgosolo, Oliena, Dorgali, Urzulei, un vasto altopiano carbonatico, cioè costituito in prevalenza da calcari e dolomie, che risalgono all’era   Mesozoica. E’ caratterizzato da forme tozze, delimitate ai lati da profonde  scarpate; la superficie, profondamente modellata dal processo carsico, presenta le forme caratteristiche del carsismo epigeo con valli secche, vaste pietraie e numerosissime cavità carsiche; sono frequenti gli inghiottitoi e le doline. La flora è caratterizzata dalla presenza dominante del leccio, spesso come stupendi alberi adulti sopravissuti, ginepri, terebinto, frassino orniello. Tra i fiori ricordiamo varie specie di orchidea, ciclamini, pratoline, narcisi selvatici, crochi, splendide peonie, asfodeli, viole, ferule, rare e bellissime aquilegie, eriche, ginestre, borragini, euforbie spinose. Un ambiente di straordinaria bellezza e di grande valore naturalistico, anche per l’elevata biodiversità zoologica e ornitologica, con presenza di specie di interesse biogeografico (in particolare Muflone e Aquila reale). L’escursione partirà in prossimità della punta Su Contu, rilievo che domina i valloni carsici che formano Bacu S’orruargiu.     Come si arriva   A Genna ’e Salbene, Km 170 della SS 125 Orientale Sarda, si imbocca la strada a fondo naturale che porta a Punta ’e Margiane-girone ’e Bidunie. Si percorre la sterrata, in buone condizioni ed accessibile anche con le normali vetture, per circa 8 km, quindi nei pressi di una radura (Su Loriscadorgiu) si parcheggiano le auto per iniziare l’escursione a piedi.         Itinerario a piedi    Lasciate le auto (pt.1 – q. 900 m), da Su Loriscadorgiu prendiamo il sentiero che costeggia un ovile e che prosegue quindi verso Est verso Genna ’e Uruzzò. Da qui comincia la discesa, a tratti ripida ma senza particolari difficoltà, tra roccette e ghiaioni, verso il canalone omonimo che ci porta ad un salto di 10 metri, da cui si può ammirare il sottostante Bacu S’Orruargiu. Per proseguire si devia sulla destra, dove troviamo una scala ’e fustes (s’issala ’e S’Orruargiu), fatta dall’uomo con tronchi di ginepro per permettere non solo di superare il salto ma anche di controllare il passaggio del bestiame con una rustica cancellata, sempre di ginepro, a mo’ di botola.  Da qui comincia la discesa del ripido ghiaione, che è meglio evitare il più possibile tenendosi sotto il bastione, lungo il sentierino appena visibile che ci porterà alla strettoia piena di alberi secolari. Di lì a poco troviamo un nuovo sbarramento con ginepri a formare un recinto e continuando lungo il greto, dopo circa 2 h dalla partenza, arriviamo ai piedi de S’arcada (pt.2 – q.500 m). Un enorme arco naturale, con un foro del diametro di oltre 40 metri, trafora lo sperone roccioso, alto oltre 120 m, formato dall’intersezione tra Bacu Urutzo e Bacu Addas, i due rami superiori di Bacu S’Orruargiu. Uno spettacolo che lascia senza parole. Sotto l’arcata tassi, lecci secolari sembrano quasi dei bonsai; la volta da cui continua il gocciolamento è punteggiata da cespi di capelvenere e nelle pareti altre cavità dalle forme disparate rendono il paesaggio fiabesco. Continuiamo la discesa, in questo tratto più impegnativa, dove Tassi, Lecci pluricentenari e grandi massi completano lo spettacolo.           Proseguendo arriviamo ad un passaggio stretto, sbarrato da due reti metalliche parallele, siamo a Su Marinau (pt.3 – q.260 m – 3h30’ dalla partenza); Continuiamo lungo il bordo del salto verso Bacu ’e sa Ena fino a raggiungere il varco di Cugussale. Mentre il vallone prosegue verso Nord-Est per poi confluire nella codula di Sisine, noi pieghiamo ora decisamente verso Ovest-Sud-Ovest ed iniziamo una ripida salita, molto impegnativa, seguendo le tracce di un sentiero che si inerpica alla nostra sinistra ed esce su un piccolo terrazzo panoramico che si affaccia su Bacu Addas (pt.4 – q.460 m – 5h d.p).  Dopo una breve sosta per riprendere fiato, riprendiamo la salita, sempre impegnativa, e risaliamo il canalone sino a S’Assa de as Tenturas (la cresta delle poste di caccia), fino a raggiungere i resti dell’ovile di Anghiddau (pt.5 – q.675 m – 6h20’ d.p.). La parte più impegnativa della risalita è ormai alle nostre spalle e possiamo quindi dedicare una sosta un po’ più lunga anche per consumare il pranzo. Da qui abbiamo ormai raggiunto l’antico sentiero di cresta che verso sud-ovest, in leggera salita, ci porta alle antiche capanne di Su Contu, attraverso diversi punti panoramici, da cui si possono osservare i valloni che si trovano verso Nord. Arrivati in prossimità de Su Contu, si diparte una camionabile che in discesa ci riporta a su Loriscadorgiu, da dove siamo partiti. Tempo totale 9h circa (pausa pranzo esclusa).     Profilo altimetrico           Raccomandazioni   Si tratta di un percorso che richiede un notevole impegno fisico, soprattutto per la tipologia del terreno. In massima parte l’escursione si svolge su fondo pietroso ed instabile, che richiede passo sicuro e grande attenzione. Si richiede una buona preparazione fisica e l’utilizzo di un appropriato equipaggiamento. Gli scarponi, in particolare, devono avere il fondo ben scolpito ed essere ampiamente collaudati.     Alimentazione   Il particolare profilo altimetrico dell’escursione, che vede inizialmente una lunga discesa e successivamente una risalita molto impegnativa, rende assolutamente sconsigliabile la pausa pranzo prima della risalita. La pausa pranzo sarà quindi posticipata al primo pomeriggio, indicativamente non prima delle ore 15,30. Si raccomanda di fare una buona colazione e, durante l’escursione, di consumare solo piccoli pasti a base di carboidrati complessi (pane, fette biscottate) e/o barrette energetiche. Indispensabile una buona scorta d’acqua (almeno 2 litri) e/o integratori energetico-salini. Da evitare l’assunzione di bevande alcoliche.     Organizzazione logistica   L’escursione è a numero chiuso (max.32 posti) e riservata ai soci. Partenza da Cagliari nella giornata di sabato 05 giugno con auto proprie – Sistemazione presso l’ostello Bellavista (S.Maria Navarrese)   in camera tripla al costo di 27 euro a persona compreso la prima colazione – Cena del sabato libera – quota 30 euro (albergo compreso) –  Per ragioni organizzative è richiesta la prenotazione obbligatoria entro il 30 maggio. Per maggiori informazioni e le prenotazioni rivolgersi a: Mimmina Meloni  cell. 328/3860478 Giorgio Argiolas cell. 333/1850293      Norme di comportamento da tenersi durante le escursioni   Ogni componente del gruppo durante l’ escursione starà sempre dietro il Direttore di Escursione e ne dovrà seguire scrupolosamente le indicazioni.     Dichiarazione di esonero di responsabilità   Il Club Alpino Italiano promuove la cultura della sicurezza in montagna in tutti i suoi aspetti. Pur tuttavia la frequentazione della montagna comporta dei rischi comunque ineliminabili e pertanto con la richiesta di partecipazione all’escursione il partecipante esplicitamente attesta e dichiara: ·         di non aver alcun impedimento fisico e psichico alla pratica dell’escursionismo, di essere idoneo      dal punto di vista medico e di avere una preparazione fisica adeguata alla difficoltà      dell’escursione; ·         di aver preso visione e di accettare incondizionatamente il Regolamento Escursioni predisposto      dal CAI – Sezione di Cagliari; ·         di ben conoscere le caratteristiche e le difficoltà dell’escursione; ·         di assumersi in proprio in maniera consapevole ogni rischio conseguente o connesso alla      partecipazione all’escursione e pertanto di esonerare fin da ora il CAI Sezione di Cagliari e i      Direttori di Escursione da qualunque responsabilità;     Direttori di Escursione   Mimmina Meloni (AE), Giorgio Argiolas, Claudio Simbula, Gianna Petretto.